
Esistono persone che fumano, eccedono con l’alcol, non fanno attività fisica e non si ammalano di cancro per tutta la vita. E poi esistono persone che conducono una vita sana e si ammalano. Perché sforzarsi allora? Perché la probabilità di ammalarsi di ciascuno di noi è in parte modificabile. Ognuno di noi può plasmare la sua, personale, probabilità di ammalarsi di tumore, e cercare di ridurla il più possibile.
Due giochi interattivi, il canestro della prevenzione e il Jenga DNA, permetteranno al pubblico di riflettere sull’importanza di fare quanto in nostro potere per abbassare il proprio rischio di ammalarsi.
Jenga DNA
Cosa succede se giocando a Jenga rimuovi il tassello sbagliato? Eh, viene giù la torre! Proprio una torre Jenga può essere una buona metafora per addentrarci nella biologia del cancro e scoprire come una cellula sana si trasforma in tumorale. Il nostro però è un Jenga particolare, un Jenga DNA.
Attraverso un percorso tra casualità e fattori di rischio, il pubblico sarà chiamato a eliminare via via dei tasselli dalla torre, creando metaforicamente delle mutazioni nella molecola di DNA
Il canestro della prevenzione
Questo è un tiro a canestro decisivo, un tiro per la salute di Alice e Bob! Attraverso un ragionamento tra fattori di rischio, stili di vita e probabilità, il pubblico tentarà dei tiri a canestro da diverse distanze con in gioco la salute dei nostri due personaggi, Alice e Bob appunto.
Con la partecipazione di: Andrea Perra, Marta Anna Kowalik, Marina Serra, Ludovico Lilliu (Dipartimento di Scienze biomediche, Università degli studi di Cagliari).
Descrizione immagine: un dettaglio dello stand di Fondazione AIRC per la Ricerca sul cancro con un canestro in primo piano.