
Phygital experience: arte da salvare
L’iniziativa permetterà di conoscere e sperimentare alcune tecnologie e metodologie impiegate nella trasformazione digitale del patrimonio salvato dal sisma dell’Italia centrale. I partecipanti saranno guidati in un’esperienza “phygital”, dove il digitale e il materiale si incontrano e si contaminano tra loro.
I ricercatori del Centro di ricerca sulla digitalizzazione del patrimonio culturale e ambientale (CeDiPa) dell’Università degli Studi di Perugia presenteranno “DEPOSITI – Digitalizzazione E Promozione delle Opere Salvate In Territori Interessati da calamità naturali” un progetto di ricerca volto a sviluppare e sperimentare metodologie per la documentazione e valorizzazione dei beni messi in salvo dopo gli eventi sismici che hanno colpito l’Italia centrale tra il 2009 e il 2016 e conservati nei Centri di Deposito organizzati in varia forma tra Spoleto, L’Aquila, Rieti e Camerino.
La ricerca è improntata a un approccio di tipo “phygital”, che tende ad associare la dimensione fisica, reale del bene con una nuova versione digitale. L’approccio tende ad assicurare che il bene digitale, efficacemente strutturato e semantizzato, sia la base per sistemi di informazione condivisi e possa essere comunicato anche in forma multimediale, attraverso applicazioni digitali, visualizzazioni in realtà virtuale, aumentata e mista. Il patrimonio diventa quindi supporto per iniziative di ricerca, per attività creative ed educative, ma anche per la realizzazione di percorsi di riappropriazione dei significati culturali delle comunità a cui il patrimonio appartiene. L’intento è dunque quello di non limitarsi alla semplice ricollocazione dei beni, ma immaginare ed elaborare nuove forme di condivisione con le comunità interessate.
A cura di: Centro di Ricerca per l’Innovazione, Digitalizzazione, Valorizzazione e Fruizione del Patrimonio Culturale e Ambientale (Husam Alabed, Michela Spito, Sara Alimenti)