
Le ricerche scientifiche degli ultimi decenni hanno aumentato la consapevolezza di vivere immersi in un intreccio di relazioni profonde tra organismi diversi. Non solo organismi macroscopici visibili a occhio nudo, come piante e animali, ma, in particolare, un universo microscopico di microrganismi di cui non ci accorgiamo, che influenza la vita sull’intero pianeta. Fin dai tempi più antichi, l’uomo ha imparato a sfruttare funghi, batteri e virus a proprio vantaggio, pur ignorandone l’esistenza. Diversi microrganismi sono da sempre utilizzati per produrre alimenti, mentre altri sono stati modificati geneticamente, grazie alle più recenti biotecnologie, per diventare vere e proprie “fabbriche viventi” destinate alla produzione di farmaci o alla ricerca scientifica. Se potessimo osservarci per intero attraverso un microscopio, probabilmente la nostra reazione non sarebbe delle migliori: il nostro corpo è casa per un’incredibile biodiversità microbica. Ospitiamo una “nuvola” di microrganismi che vive e si evolve con noi. Le stesse piante, che in passato erano considerate organismi autosufficienti, ora sono riconosciute come ospiti di complessi ecosistemi microbici, in grado di influenzarne direttamente lo sviluppo, lo stato di salute e le interazioni con l’ambiente. Ma cosa accadrebbe se tutti i microrganismi scomparissero dalla Terra? I batteri sono stati in grado di colonizzare l’intero pianeta, sopravvivendo anche negli ambienti più sfavorevoli, adattandosi con facilità e traendo energia da svariate fonti di nutrimento. Oggi come ieri, i microrganismi rivestono un ruolo ecologico fondamentale: batteri e funghi decompositori, ad esempio, sono in grado di riutilizzare gran parte delle sostanze di scarto, rendendo nuovamente disponibili elementi indispensabili per la vita. I batteri che vivono in simbiosi con altri organismi di regni diversi, come piante e animali, contribuiscono a trasformare e a produrre sostanze fondamentali per l’esistenza e il corretto svolgimento delle funzioni vitali dell’ospite. Anche alcuni virus hanno un ruolo positivo per gli equilibri del pianeta. I virus che infettano i batteri, detti anche batteriofagi (letteralmente “mangiatori di batteri”), si replicano sfruttando ospiti batterici, portandoli alla morte e regolando così la loro diffusione. La scomparsa dei batteriofagi comporterebbe la proliferazione incontrollata di alcune specie di batteri a discapito di altre, causando serie conseguenze per interi ecosistemi. Un’alterazione dell’equilibrio tra microrganismi benefici e patogeni comporta anche un aumento del rischio di diffusione di malattie e carenze nutrizionali. Per questo motivo, alcuni microrganismi sono stati studiati per la loro capacità di inibire la crescita di altri microbi “nemici”. Un esempio emblematico è il Penicillium, un fungo in grado di produrre una sostanza — la penicillina — capace di uccidere diversi tipi di batteri, causa di infezioni un tempo considerate incurabili. Imparare a conoscere il mondo microscopico e la diversità microbica potrà renderci più consapevoli della costante e ingente presenza di microrganismi nell’ambiente in cui viviamo, favorendo una più proficua comprensione della complessità della vita e del mondo che ci circonda.
A cura di: Dalila Crucitti, Davide Pacifico.
Questa attività è correlata alla seguente missione Horizon Europe:
- Un patto europeo per il suolo
Questa attività è correlata al seguente SDG (Sustainable Development Goals):
SDG 15 Proteggere, ripristinare e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri