Biodiversità: il segreto naturale per piante più forti e resilienti
La biodiversità è una risorsa fondamentale per la resilienza delle piante, ovvero la loro capacità di resistere, adattarsi e riprendersi da stress ambientali come siccità, malattie, cambiamenti climatici e attacchi da parte di parassiti. L’attuale perdita di biodiversità sta avendo conseguenze profonde e spesso irreversibili per il pianeta e per l’umanità. I ricercatori dell’Istituto CNR-IBBR ti invitano a scoprire le ultime ricerche sulla biodiversità vegetale e le sue applicazioni in agricoltura. Attraverso l’osservazione della biodiversità fenotipica dei semi delle collezioni d’Istituto, insieme ad attività pratiche (estrazione DNA dalla frutta e di pigmenti da ortaggi), potrai approfondire le tematiche della conservazione della biodiversità, delle biotecnologie vegetali e dell’agricoltura sostenibile. Referenti: Raffaella Maria Balestrini (CNR-IBBR) Blanco Emanuela, De Paola Domenico Taranto Francesca, De Rose Silvia (CNR)
Organizzatore
Il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) è un Ente pubblico di ricerca nazionale con competenze multidisciplinari, vigilato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR). Fondato nel 1923, ha il compito di realizzare progetti di ricerca scientifica nei principali settori della conoscenza e di applicarne i risultati per lo sviluppo del Paese, promuovendo l’innovazione, l’internazionalizzazione del “sistema ricerca” e favorendo la competitività del sistema industriale.
Luogo
Anche quest’anno il baricentro delle attività per la European Researchers’ Night il 26 settembre sarà in Piazza Umberto I, nel cuore della città.
Piazza Umberto I è tra gli spazi più ampi, trafficati e iconici della città di Bari.
Troverete un’offerta ricchissima di esposizioni per aggiornarsi sulle novità dal mondo della ricerca, cimentarsi in attività pratiche per tutte le età e incontrare la comunità locale della ricerca, oltre ad un vivacissimo programma di attività sul palco.
Le attività in Piazza si svolgeranno dalle 16 alle 23.