
Cosa c’è sott’acqua? Un viaggio nel microcosmo della biodiversità marina!
Gli ecosistemi marini custodiscono una parte consistente della biodiversità vivente sul nostro pianeta, una biodiversità che riveste ruoli fondamentali per la vita umana, fornendo inestimabili servizi ecosistemici: dalla protezione dalle mareggiate, fino alla regolazione dei cicli biogeochimici, della composizione dell’atmosfera e del clima. Il pubblico è ormai sensibilizzato alla tematica della conservazione di specie carismatiche come delfini e tartarughe o di habitat esotici come le barriere coralline, ma interi ecosistemi e interi settori della biodiversità marina sono sostanzialmente invisibili ai più. Per la protezione di questa biodiversità “trascurata” è necessaria non solo la conoscenza scientifica, ma anche l’interesse e la partecipazione della società civile. Lo Spoke 7 del National Biodiversity Future Center (NBFC) è incentrato sulla valorizzazione del rapporto fra scienza e società attraverso lo sviluppo di nuovi strumenti e linguaggi comunicativi e nell’ottica di informare decisioni politiche basate sul dato scientifico. Il nostro laboratorio, incardinato a questo Spoke, proporrà materiali divulgativi e attività partecipative per stimolare la curiosità e la presa di coscienza del visitatore riguardo a habitat e creature spesso vicine ma che passano inosservate. In particolare vi mostreremo 1) il macrozooplancton – animali pelagici, come minuscoli copepodi, salpe gelatinose e gli anfipodi che le parassitizzano; 2) il biofoulin – ciò che a prima vista può sembrare solo “una massa incrostante”, sulle cime e chiglie delle barche, è in realtà una variegata comunità di organismi sessil, sulla quale si muovono animali come crostacei e stelle di mare; 3) la meiofauna – fra i granelli di sabbia si nasconde un mondo di creature minuscole e per lo più invisibili, ma vulnerabili agli sconvolgimenti portati dal disturbo antropico delle spiagge; 4) il sopralitorale – dove il mare incontra la terra troviamo un interessante mix di animali provenienti dall’uno e dall’altro ambiente insetti semiacquatici incontrano crostacei adattati all’emersione, e sulle nostre coste una comunità particolare abita la banquette di Posidonia spiaggiata; 5) infine vedremo come la digitalizzazione dei reperti (particolarmente museali) può contribuire alla ricerca scientifica e alla sua accessibilità al pubblico.
A cura di: Sabrina Lo Brutto, Marco Rosario Tedesco, Antonina Badalucco, Caterina Martino, Stefano D’Aleo.
Questa attività è correlata alla seguente missione Horizon Europe:
- Ripristinare i nostri oceani e le nostre acque entro il 2030
Questa attività è correlata al seguente SDG (Sustainable Development Goals):
SDG 14 Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine