APERICERCA – Oltre l’atomica. Storie e riflessioni sull’impatto del nucleare

APERICERCA – Oltre l’atomica. Storie e riflessioni sull’impatto del nucleare

13 13 people viewed this event.

APERICERCA – Oltre l’atomica

A 80 anni dall’uso delle bombe su Hiroshima e Nagasaki, storie e riflessioni sull’impatto del nucleare, dal dopoguerra a oggi.

Con Andrea Orecchini, Professore Associato in Fisica Applicata presso il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università di Perugia, dove continua a portare avanti ricerche in biofisica e strumentazione neutronica e Emanuela Costantini, professoressa associata in Storia contemporanea presso il Dipartimento di Lettere dell’Università degli studi di Perugia, abilitata alla prima fascia per il medesimo settore concorsuale.

Le date del 6 e del 9 agosto del 1945 sono tra le più note della storia del Novecento. Le due bombe atomiche lanciate su Hiroshima e Nagasaki segnarono un momento decisivo non solo e non tanto per la Seconda guerra mondiale, che era ormai avviata al termine, quanto per i successivi equilibri geopolitici mondiali. A stabilire la superiorità militare e politica degli Stati Uniti era l’uso di una tecnologia nuova, le cui fondamenta scientifiche venivano dalla vecchia Europa e dal contributo essenziale del gruppo di Enrico Fermi. Muovendo le basi dai primi esperimenti svolti a Via Panisperna, emigrato negli Stati Uniti per proteggere la moglie ebrea, Fermi costruì nel Nuovo Mondo la prima pila nucleare della storia, il progenitore di tutti i reattori nucleari attualmente in uso per scopi civili. Da lì partirono a breve gli sviluppi, tecnologici ed industriali, necessari alla costruzione della prima bomba atomica, nel quadro del progetto Manhattan guidato da Robert Oppenheimer e a cui parteciparono alcuni tra gli scienziati più dotati del 900, aprendo in seguito profondi dibattiti etici sulle responsabilità morali di tali grandi menti.

La fine della guerra non avrebbe significato anche la chiusura del capitolo della tecnologia nucleare, né dal punto di vista scientifico, né dal punto di vista politico e militare. Al di là della crescita degli arsenali nucleari e del conseguente investimento in ricerca militare, che sul piano strategico veniva presentata come strumento di deterrenza, dell’energia nucleare si cominciò a ragionare anche in termini di opportunità. Fu subito chiaro come l’uso civile del nucleare fosse per l’umanità un’enorme occasione per produrre energia elettrica a basso costo, ma ponesse allo stesso tempo grandi responsabilità e problemi di gestione.

Nella cultura occidentale, accanto al cinema che continuava a veicolare messaggi legati ai rischi del cattivo controllo delle armi di distruzione di massa, comparvero anche forme di divulgazione che insistevano sulle potenzialità della nuova energia, persino nel Paese, il Giappone, che ne aveva subito le conseguenze distruttive.

Il dibattito rimase aperto e si riaccese anche in occasione dei due incidenti più recenti che, in momenti diversi, posero all’opinione pubblica il problema della sicurezza degli impianti nucleari: Chernobyl e Fukushima. Mentre a Chernobyl l’incidente fu dovuto all’imperizia umana, favorita da un contesto politico decadente, a Fukushima il disastro fu provocato dal fatale sovrapporsi di due eventi naturali di inusuale potenza. Per quanto improbabili, essi si presentarono insieme alla storia dell’umanità, mettendo prima in seria crisi e poi cambiando per sempre i paradigmi di sicurezza di tutti i moderni impianti nucleari per uso civile.

Apericerca è un’iniziativa promossa dall’Università degli Studi di Perugia in parternariato con l’Università per gli Stranieri di Perugia in collaborazione con Psiquadro e il patrocinio del Comune di Perugia.

Gli eventi di svolgeranno dal 4 settembre al 27 novembre Tutti i dettagli sull’iniziativa su: www.apericerca.it

 

Data e Ora

04/09/2025 h. 17:30 a
04/09/2025 h. 19:00
 

Luogo

 

Tipologie evento

 

Categoria Evento

Condividi con gli amici