
Onde gravitazionali: la sfida del detector
Il 1915 è l’anno della teoria della Relatività Generale di Albert Einstein.
Pochi mesi ed Einstein, esplorando la sua stessa teoria, lancia al mondo due messaggi. Il primo afferma che lo spazio-tempo è uno strano tessuto che vibra, attraversato da onde di lontane catastrofi stellari. Il secondo è un avviso ai colleghi: lasciate perdere, l’intensità delle onde gravitazionali è così piccola che non le distinguerete dal rumore degli strumenti.
Dal 2015, i laboratori LIGO negli USA e Virgo a Cascina (2,5 ore di auto da Perugia) ci mostrano che su una cosa Einstein aveva torto.
Virgo è il risultato dello sforzo congiunto di fisici da tutta Europa (e oltre) che utilizza la luce / la meccanica / il controllo / la capacità di previsione / la probabilità… per distillare quel segnale in mezzo a rumori miliardi di miliardi di volte più intensi.
Al Dipartimento di Fisica e Geologia, davanti a un modello di Virgo e a installazioni didattiche, gli scienziati del gruppo Virgo di Perugia vi mostrano come la luce e tutte le grandi idee sperimentali ci permettano da 10 anni di smentire Einstein il pessimista…e di come l’avventura continui con nuove ricerche a Perugia e in giro per il mondo.
Spoiler: le onde gravitazionali esistono e ne riveliamo una ogni tre giorni.
A cura di: Dipartimento di Fisica e Geologia (Piero Chessa)