Antropocene – scoperte geologiche per l’ambiente
Cosa è l’Antropocene? È l’era geologica in cui viviamo, lasciando tracce irrevocabili delle nostre attività sui paesaggi, i sistemi geologici e il clima. Quanto è pervasivo il passaggio della civiltà umana sul pianeta?
Come la natura reagisce alle nostre azioni? Il pubblico potrà scoprire di più sugli effetti concreti della produzione massiva di plastiche sul nostro ambiente: le ricercatrici e i ricercatori di UNICA mostreranno come micro e nano plastiche interagiscono in modo pervasivo e negativo con l’ambiente e nella sintesi di biominerali, entrando nel guscio di piccoli organismi marini, mettendo a rischio il loro ciclo vitale e la loro funzione regolatrice dell’intero ecosistema marino globale.
Con la partecipazione di Carla Buosi, Maria Teresa Melis, Giacomo Deiana, Stefania Da Pelo, Giovanni De Giudici, Daniela Medas, Stefano Columbu, Dario Fancello, Antonio Funedda (Dipartimento di Dipartimento di Scienze chimiche e geologiche UNICA).
Foto: Naja Bertolt Jensen @naja_bertolt_jensen/Unsplash
Organizzatore
L’Università degli Studi di Cagliari, principale polo di attrazione per la formazione superiore di tutta l’Isola, attrae più di 25.000 studenti e studentesse ed è articolata in strutture didattiche e di ricerca in campus cittadini nell’area metropolitana di Cagliari. Istruzione, ricerca e innovazione sono i principali motori della crescita economica che animano UNICA. Obiettivi di UNICA sono la formazione di qualità a livello universitario e post-universitario, l’attività di ricerca scientifica nazionale e internazionale e la valorizzazione dei risultati della ricerca e le attività di terza missione. La competitività nell’ambito della ricerca scientifica di qualità e l’inserimento dei ricercatori e ricercatrici di UniCa in network internazionali sono testimoniati dai numerosi progetti europei attivi.
Venue
L’Orto Botanico dell’Università degli Studi di Cagliari, fondato nel 1866 dal Prof. Patrizio Gennari, è un museo vivente che si estende per circa cinque ettari tra l’Anfiteatro Romano e la Villa di Tigellio, lungo la valle di Palabanda.
Esempio di connessione di bene culturale storico-archeologico, naturalistico e scientifico, nasce come “orto-modello” per l’acclimatazione delle piante esotiche e tropicali. Un tour permette di osservare non solo numerosissime piante provenienti dagli angoli più remoti del mondo, ma anche siti archeologici di diverse epoche quali un pozzo a noira, una vasca a trifoglio, la grotta Gennari e la suggestiva cisterna romana.
L’Orto, per le sue caratteristiche microclimatiche, presenta diversi settori tra cui l’Orto dei semplici, il settore mediterraneo, le roccaglie della Biodiversità, il palmeto e il deserto con numerose piante succulente. Meravigliose fioriture si possono ammirare in tutti i mesi dell’anno ma solo in primavera di si manifestano vere e proprie esplosioni di colore.