
Conseguenze dell’uso di cannabis durante la gravidanza
Talk a cura di Kylie McPherson (Dipartimento di Scienze biomediche di UNICA).
Racconta Kylie:
“A marzo 2021, un tweet della prof.ssa Miriam Melis riguardo la possibilità di lavorare nel suo laboratorio ha cambiato la traiettoria della mia scoperta scientifica e personale.
Il suo laboratorio ha sviluppato un modello animale per studiare gli effetti dell’uso di cannabis durante la gravidanza e scoperto che produce deficit nella elaborazione delle informazioni sensoriali nella prole preadolescente. Deficit di questo tipo sono osservati in diversi disturbi dello sviluppo cerebrale, come l’autismo, l’ADHD e la schizofrenia. Qui hanno scoperto che una delle cause alla base di questi deficit è un cambiamento nella comunicazione tra le cellule all’interno dei circuiti di ricompensa del cervello.
Questo progetto enfatizza l’importanza di comprendere gli effetti dell’esposizione prenatale alla cannabis. In molti paesi (come gli Stati Uniti, da dove vengo) le restrizioni sulla cannabis stanno diminuendo, l’uso ricreativo è in aumento e l’errata applicazione come terapia per la nausea e altri problemi durante la gravidanza stanno diventando più comuni.
Per questo motivo ho partecipato a una selezione dell’EMBO (European Molecular Biology Organization) per una borsa di ricerca post-dottorato per promuovere questa ricerca e identificare il meccanismo cellulare che produce questo cambiamento. Come neuroscienziata e neurofisiologa, questo progetto mi offre l’opportunità perfetta per fare nuove scoperte.
Il Melis Lab ha già scoperto che l’esposizione alla cannabis in utero è un fattore di rischio per il neurosviluppo dei disturbi mentali e la mia ricerca sui meccanismi specifici fornirà possibili bersagli per testare il successo di un possibile intervento terapeutico.
Come americana che vive in Italia, questa borsa di ricerca mi espone costantemente a molte importanti differenze nel modo in cui vengono valutate l’istruzione scientifica, l’assistenza sanitaria, la medicina preventiva e l’assistenza alla maternità. In questi ambiti l’Italia si posiziona in modo unico per potere beneficiare di questa e di altre ricerche informative e trasferibili.”
Foto: Aditya Romansa @adroman/Unsplash